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Domenica 12 Giugno 2022 abbiamo organizzato una passeggiata levriera
all’insegna dell’amicizia e dello stare insieme con i nostri amici nasoni,
unendo la possibilità di poter visitare luoghi di interesse culturale.
Abbiamo scelto per questa prima tappa Bologna, con l’aiuto della guida turistica Anna Brini,
che ci ha accompagnati con entusiasmo e pazienza nella scoperta della città,
Dopo aver anticipato la passeggiata di un'ora per approfittare del freschino mattutino,

il percorso, studiato su misura per i nostri amici a quattro zampe, si è svolto quasi esclusivamente sotto ai vari portici che caratterizzano la città, permettendo ad umani e pelosi

di non sentire alcun disagio per sole, asfalto caldo e temperature estive.

Bologna, infatti, è l'unica città dove si può effettuare una visita guidata senza ombrello anche in caso di pioggia, perchè si rimane sempre al coperto e al riparo sotto i suoi 40 km di portici.

Ascoltando con piacere aneddoti e racconti della guida,

abbiamo potuto ampliare le nostre conoscenze del capoluogo emiliano. 

Il ritrovo è avvenuto di fronte all'imponente fontana del Nettuno, le cui acque non sono mai state destinate a dissetare i bolognesi, bensì a celebrare la potenza papale. 

Dopo la consegna degli apparecchi per il microfonaggio e delle shopper in tela personalizzate contenenti l'occorrente per affrontare al meglio la mattinata (bandana, ciotola per l'acqua, vaporizzatore per rinfrescare il pelo e per coprire eventuali pipì per i partecipanti a quattro zampe, ventaglio ed igienizzante mani per i partecipanti bipedi) è iniziata la visita guidata, partendo da Palazzo d''Accursio, costituito da un insieme di edifici e sede dal 1336 del Comune della città.

Per raggiungere la Piazza Maggiore, siamo passati sotto il voltone del Palazzo del Podestà, dove ancora oggi sono visibili due forche utilizzate nel XVII secolo per le esecuzioni capitali, volutamente ivi collocate, affinchè il condannato, prima di essere impiccato, potesse vedere davanti a sé la basilica di San Petronio, dedicata al santo patrono della città.

Per raggiungere quest'ultima abbiamo attraversato Piazza Maggiore, che già dal medioevo fungeva anch'essa proprio da principale patibolo cittadino. 

Dopo una breve sosta di fronte all'Archiginnasio, sede dell'antica Università ed ora della omonima Biblioteca comunale, abbiamo proseguito alla volta del ghetto ebraico, che ancora oggi conserva quegli stessi paesaggi cupi, gli stretti androni e cortili dove furono rinchiusi dallo Stato della Chiesa gli ebrei di Bologna a partire dal 1556.

 Attraversando le vie dell’antico mercato, il cosiddetto Quadrilatero, abbiamo avuto modo di apprezzare anche la "grassa" Bologna, pronta a soddisfare le esigenze dei golosi con le sue eccellenze gastronomiche, tra cui in primis la Mortadella.

Dopo una breve sosta sotto alle due torri di Bologna, la Torre degli Asinelli, la torre pendente più alta d'Italia, e la vicina Torre della Garisenda, abbiamo proseguito verso piazza Santo Stefano, che domenica ospitava il fornito e curioso mercato dell'antiquariato.

Mentre accanto a noi turisti e locali erano alla ricerca di qualche affare,

la nostra guida ci parlava del complesso delle "sette chiese", al cui interno è custodita anche una riproduzione del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

Una volta mostrataci la via da seguire per raggiungere i Giardini Margherita,

Anna ci ha salutati per iniziare un'altra visita della città.

Dopo aver dotato tutti i partecipanti di cestino di vimini da picnic, immancabile tovaglia a scacchi e lunch box preparato da una gastronomia locale, abbiamo raggiunto il polmone verde della città per riposarci all'ombra e banchettare tutti insieme all'aria aperta,

a perfetta conclusione di una stupenda giornata in compagnia.

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