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Adozione del Cuore

Le Storie del Cuore

Ciascuno dei nostri Nasoni e dei nostri Friends ha alle spalle un trascorso difficile,

segnato da maltrattamenti, sfruttamenti o abbandoni. 

Per molti di loro siamo riusciti con relativa semplicità a trovare famiglie che li accogliessero nelle loro vite, per fargli conoscere cosa significano le parole amore e libertà.

Altri, purtroppo, non hanno avuto la stessa fortuna e hanno dovuto attendere parecchio tempo prima del loro happy ending. Per alcuni di loro il lieto fine è durato troppo poco e la vita si è mostrata ancora una volta ingiusta.

L'espressione "Storie del Cuore" si riferisce proprio a loro, a chi fin da subito è entrato nei nostri cuori, occupando un posticino speciale.

ARGI

Questa non è una favola, ma per noi è una realtà. Ci piace crederci e soprattutto ci fa bene crederci!

Un giorno un’anima volle scendere sulla terra e capire quanto l’uomo possa essere crudele, così distratto dai suoi interessi per non concedere affetto …

Fu così che prese le sembianze di un nobile e sfortunato cane, una galga spagnola, e volle colorare di nero il suo mantello per essere ultima tra gli ultimi .

Nacque tra la paglia e la sporcizia, ma era forte e sopravvisse ai suoi fratelli. 

Visse correndo nelle praterie veloce più degli altri. 

I suoi occhi si riempirono di albe e tramonti dai colori iridescenti. 

Conobbe la fatica ed il dolore. 

Vide cadere i suoi compagni. 

Partorì senza mai essere madre ed alla fine, oramai in là con gli anni, decise di cercare nel suo destino quello spiraglio di umanità che accomuna tante persone.

Dapprima conobbe il calore di un rifugio e mani amiche di donne (Sara e Mari), che curarono le sue ferite e conobbe la voce di Manuel, che chiamava il suo nome. Sì perché, con immenso piacere, si accorse che oltre alla dignità, queste persone le diedero un nome.

Con quel nome conobbe una vita diversa, quella che ogni essere vivente si merita.

La sua si vestì di un buon odore, di un cuscino caldo, di lunghe passeggiate e di un viso a lei caro: Alessandro.

Eh sì.  ora si poteva dire che la sua permanenza qui sulla terra aveva raggiunto il suo scopo.

L’anima aveva attraversato i sentimenti in lungo ed in largo ed era approdata all’unica, vera, grande emozione: l’amore, il rispetto, la comprensione!

Furono anni fantastici ed intensi dove lottò con tutta se stessa per ingannare il tempo e rimanere accanto a chi amava senza riserva, ma sapeva che il suo tempo sulla terra era finito e se ne è andata.

Lei era ARGI, la guerriera, un’anima pura che vive e vivrà per sempre nel cuore di noi tutti che abbiamo avuto il piacere di conoscerla e di farle incontrare Alessandro e chi l’ha compresa ed amata.

Grazie Alessandro un forte abbraccio!

Buon viaggio Argi. 

LEONE

La storia di Leone vale due minuti di lettura…

Leone è stato recuperato un'estate di due anni fa da un gruppo di volontarie in Sicilia, randagio, in condizioni fisiche allarmanti, magro, disidratato. Portato in rifugio a Magnago (Mi) si è subito capito il perché del suo abbandono: Leone si è rivelato un cane buono a dispetto della mole e delle “leggende “ sulla sua razza, dogo argentino, assolutamente non aggressivo e quindi non idoneo alle gare illegali di combattimento o alla guardia di case e proprietà .

Dopo circa un anno la volontaria, referente di un’associazione, lo ha ceduto a noi e così ci siamo presi cura finalmente di questo cane “invisibile”.

La nostra veterinaria con i ragazzi dello staff del rifugio hanno fatto accertamenti vetetinari e con appelli vari abbiamo cominciato a cercargli una famiglia.

Leone è rifiorito, oggi a due anni dal suo arrivo è un cane trasformato. Certamente i danni provocati dall’incuria del suo vivere prima del recupero rimarranno, come la sua camminata “dinoccolata” che lo rende ancora più speciale!

Tutte le volte che andavamo a trovarlo in rifugio sembrava capisse la nostra tristezza per non essere ancora riusciti a trovare la sua famiglia, ci ha sempre consolato venendoci incontro e appoggiandoci il suo bellissimo muso sulla gamba come per dire “tranquille“.

Poi una telefonata, c'è una persona che chiede di lui!

Daniela e sua figlia oggi sono la sua famiglia, persone speciali, con un cuore raro, che non hanno dato conto ai sette anni di Leone, alla sua imperfezione, ma hanno visto solo la sua bontà, la sua voglia di essere amato.

Questa adozione è l’epilogo felice di un lungo percorso, per il quale dobbiamo personalmente ringraziare le persone che in questi due anni lo hanno reso possibile, non mollando mai e credendoci sempre fino in fondo: Lucio e il suo staff Milika, Draguzzo e Bina del rifugio, Roberta, la nostra dott.sa veterinaria e Maurizio.

Per "Nasoni and Friends ODV" ogni cane che entra in rifugio non va dimenticato, non è un cane di serie B solo perché non è perfetto e quindi non è “facile” da far adottare!

Ciao Leone avrai sempre un pezzo del nostro cuore con te…

ZOE

"Innanzitutto lasciate che mi presenti. 
Mi chiamo Zoe... Zoe Eglantine, per la precisione. 
Eh sì, sono una chihuahua. Quei cani minuscoli, da borsetta, tutto pepe e grinta.
Quando pensi alla solitudine e alla fatica di vivere, non pensi di certo a noi, progettati per adorarti e per farti brillare gli occhi. 
Quando pensi a noi, le  prime  cose che ti vengono in mente sono vezzosi esserini tra cestine morbide e palline colorate. 
La mia storia è un po' diversa. 
Quando l'associazione ha incrociato la mia strada ero allo stremo delle forze e alla fine dei miei giorni. 
Nessuno ormai si stava più prendendo cura di me e, come spesso accade quando non si ha voglia di curare, ero già finita su un tavolino d'acciaio, in attesa che si ponesse fine alla mia agonia. 
Dei miei antenati, i chihuahua fieri e tenaci, in me non c'era più traccia .
Ero una carcassina senza forma, piena di croste, piaghe e forfora, con gli occhi secchi e la febbre altissima. 
Di me restava un cumulo di ossicini fragili ed una specie di pelliccia rada e stinta. 
Non mi nutrivo da tempo, non bevevo da giorni, non riuscivo a reggere il testino.
Non potevo neppure camminare, perché le mie zampe posteriori erano deformi e chiuse in un fiocco di ossa e piaghe, che mi impediva anche solo di spostarmi. 
Se vi avessero detto che arrivavo da una discarica ci avreste creduto senza battere ciglio .
Invece... invece mi aveva appena ceduto la mia famiglia. 
Consegnata, senza una lacrima o un pensiero, come un piccolo pacco indesiderato. 
La mia agonia aveva un nome: leishmania e lussazione delle rotule. 
Una malattia che, adeguatamente curata, lasciava spazio alla possibilità di non morire. 
Invece, per ignoranza e superficialità, hanno preferito non vedere e lasciarmi in un angolo della casa, sempre più sola e magra, mentre qualcosa da dentro silenziosamente mi corrodeva, una malattia che nessuno ha mai voluto neanche diagnosticare.
Quando le gentili persone dell'associazione mi hanno vista si sono impietosite di fronte a quella creatura che da sola non riusciva più a lottare. 
E hanno pianto... hanno pianto anche se la conosco bene la sofferenza, con gli occhi lucidi e la voce che tremava, mentre con la mano sfioravano le mie ossa e le piaghe. 
Avevano paura che mi rompessi sotto ai loro tocchi gentili. 
Paola, una donna unica e piena di compassione per gli ultimi, mi ha affidata alle cure di una dottoressa speciale, Roberta, che è la veterinaria di questa straordinaria associazione. 
Anzi Roberta è una Veterinaria Volontaria( tutte e due con la V maiuscola), che c'è una bella differenza!
Ha riconosciuto subito la mia malattia ed ha impostato la cura che mi ha salvato la vita. 
La rinascita è stata lunga e dolorosa. Sono rinata piano piano, giorno dopo giorno, a casa di una volontaria, in mezzo a tanti altri piccoli guerrieri come me.
Dicono che non mi hanno dovuto semplicentre curare. 
Dicono che mi hanno ricostruito, pezzo a pezzo, con tanta ostinazione ed entusiasmo,

perché di me non era rimasto quasi più niente .
Soltanto un'anima coraggiosa, che non si è mai arresa. 
Noi piccoli lo spirito ce l'abbiamo così... non si arrende mai.
Sono viva, sto meglio e sono felice grazie all'associazione che si è presa cura di me e si è fatta carico di tutte le costose spese della mia rinascita. 
La malattia non curata era giunta ad uno stadio molto avanzato, mi aveva portata quasi alla morte. 
Mancava un soffio. 
Ma oggi, con le adeguate cure di mantenimento, sto bene, faccio regolarmente i controlli e conduco una vita del tutto normale.
Io e la leishmania dobbiamo convivere per tutta la vita.
Ma abbiamo raggiunto un compromesso e so che ce la posso fare.
Sono una tipetta vispa e felice, mi piacciono le coccole, le coperte morbide, le cestine e i divani. 
Faccio fantastiche passeggiate nei prati, ho tanti amici come me.
Chi sbilenco, chi storpio, chi neurologico, chi epilettico, chi deforme... ma siamo bellissimi e siamo felici un sacco. 
Mi dicono affettuosamente che sono un trabicolo... ma una come me non la ferma più nessuno...
A questa vittoria manca solo l'ultimo gradino dell'intervento per sistemare le mie rotule e permettermi così di camminare in maniera normale, senza più fatica e dolore.
Voglio ringraziare Paola, Roberta e tutta l'associazione, per aver creduto in me e per aver sostenuto , nonostante avessero già in carico tanti altri bisognosi ,tutte le spese per la mia guarigione.
Vorrei infine ringraziare tutte le persone che, seguendo la pagina dell 'associazione, mi hanno conosciuta e hanno partecipato, con incredibile affetto, alla mia battaglia per la vita.
A tutti voi dedico la mia vittoria e la mia felicità!

Una leccatina sul naso!"
Zoe Eglantine

Adozione del Cuore
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