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Nasoni & Friends

Chi siamo

L'associazione "Nasoni and Friends ODV" nasce dall’esigenza di aiutare cani in difficoltà.

L’operato dell’associazione parte dal recupero e prosegue con la cura,

nella convinzione che un cane non sia realmente ed effettivamente al sicuro

fino a quando non ha trovato la sua famiglia!
 

Chi sono i "Nasoni"?

I nasoni sono i galgos, i levrieri della civilissima Spagna ad un passo da noi,

la cui tragedia non può più lasciare indifferenti.

Considerati animali da reddito e non da affezione, sono addestrati e spesso torturati per correre, poi uccisi nei modi più barbari quando non servono più per le gare di caccia alla lepre.

 

Da svariati anni, parecchie associazioni animaliste attive in ambito europeo si battono quotidianamente per dare voce ai galgos e per far conoscere la loro drammatica storia. 

“Nasoni and Friends ODV” è una di queste. 
 

Chi sono i "Friends"?

Sono tutti gli altri cani, di ogni età, taglia e razza (molto spesso meticci), bisognosi di aiuto,

anche sul territorio nazionale, non solo su quello spagnolo.

Le rinunce di proprietà purtroppo sono in aumento,

il fenomeno del randagismo ancora una piaga da debellare

e la scarsa propensione a sterilizzare ancora troppo diffusa, soprattutto in contesti non urbani. 

La vita in rifugio

Attualmente “Nasoni and Friends ODV” collabora con due rifugi in Spagna:

"Galgos del Sol", fondato da Tina Wales Solera a Murcia, vicino ad Alicante e

"Ebre Dogs & Co.", fondato da Sara Lazzari a Tortosa, vicino a Tarragona.

 

I nasoni ed i friends vengono principalmente recuperati dalle perreras

(“canili” in cui, il cane viene legalmente soppresso, dopo circa dieci giorni dall’entrata in struttura

se non viene riscattato prima, oppure non curato o nutrito adeguatamente anche quando la politica della struttura è a soppressione zero e non ne prevede ufficialmente la morte),

oppure vengono trovati vaganti per strada, più o meno feriti ed impauriti.

In alternativa vengono ceduti direttamente dai galgueros che, specialmente se delle nuove generazioni, hanno iniziato a "collaborare" con volontari e rifugi, evitandone la soppressione.

 

L’obiettivo è di trovare casa a tutti i cani ospiti dei rifugi, che devono essere solo ed esclusivamente un luogo di passaggio. Il “soggiorno” in rifugio è arricchente dal punto di vista delle esperienze che riescono ad accumulare. Il tempo che vi trascorrono funge da periodo “cuscinetto”, in cui abituarsi alle attività umane ed alla presenza delle persone in un ambiente molto più simile a quello a cui erano abituati. Si cerca infatti di evitare il trauma di un passaggio drastico  da un “buco nero”  in mezzo al nulla ad un divano in centro città”. 

 

I cani una volta in rifugio, vengono sottoposti a tutti gli esami (delle feci e del sangue in primis) e a tutti gli accertamenti medici per determinarne lo stato di salute. Inizialmente vengono posti in quarantena, sverminati, microchippati, vaccinati e poi ovviamente sterilizzati.

Già in Spagna grazie alla collaborazione con professionisti qualificati

si individuano le migliori terapie a cui sottoporre il cane,

specialmente in presenza di gravi problemi ortopedici, posturali o dovuti a malnutrizione.

Parallelamente si delinea un profilo caratteriale oltre che sanitario,

iniziando fin da subito un percorso che li curi nel fisico, ma soprattutto nell’animo. 

 

Nel corso dell’anno svariati sono i volontari che si alternano in rifugio,

permettendo di ampliare le attività con e per i cani.

Nella routine giornaliera non ci si limita solo a nutrirli e a pulire i box e gli spazi che occupano, ma si aggiungono lavori di socializzazione per aumentare la loro fiducia negli umani,

percorsi al guinzaglio per abituarli alla conduzione in sicurezza in città,

attività di ricerche olfattive per permettere loro di vivere più serenamente il tempo trascorso nei box, momenti di corse in area sgambo più meno attrezzate per insegnare loro a muoversi in ambienti meno "deserti" rispetto a quelli a cui erano abituati e momenti di piccola toilettatura per abituarli al contatto e alla manipolazione da parte dei futuri adottanti e fare al contempo un check completo da testa a coda per verificare eventuali ferite o problemi di salute visibili.

A tutto ciò si aggiungono test di compatibilità con gatti e cani di piccola taglia

per verificarne il predatorio.  

Se volete un piccolo assaggio di come i nostri Nasoni ed i nostri  Friends

trascorrono le loro giornate in rifugio, in attesa di trovare i loro umani per sempre,

rivivete con noi le settimane trascorse da "Galgos del Sol" 

in cui abbiamo avuto modo di conoscere meglio i nostri cani in adozione,

oltre che di aiutare dal vivo nella gestione del rifugio, anche se solo per pochi giorni.

Come fare
per adottare

L’iter di adozione prevede degli step ben precisi.

 

Il primo è una telefonata per fare una prima conoscenza telefonica e capire se il cane richiesto può essere compatibile con la  vita e la famiglia dell’interessato all’adozione.

Successivamente si procede all’invio di un semplice questionario conoscitivo,

che dovrà cortesemente essere compilato e inviato nuovamente all’associazione.

Anche qualora non si abbia una preferenza iniziale, ma ci sia l’intenzione di adottare,

per poter procedere con l'individuazione del nasone o del friend più idoneo in base alla richiesta, verrà inviato il modulo di cui sopra da restituire compilato in ogni sua parte. 

 

Dopo il vaglio del questionario verrà effettuata, previo appuntamento, una visita domiciliare  preaffido, così da conoscere personalmente gli interessati all’adozione e vedere

dove il cane andrà a vivere, valutando insieme sul posto eventuali criticità,

come parapetti di balconi, cancelli e recinzioni.

 

Se l’iter ha esito positivo in tutte le sue parti, all’adottante verrà comunicata la data di arrivo in Italia del cane (qualora non fosse già sul territorio nazionale) a bordo di un furgone,

quello che noi chiamiamo il mitico furgone bianco.

Prima di affrontare il viaggio vengono preparati i documenti necessari e viene effettuata la vaccinazione anti- rabbica per il rilascio del passaporto europeo.

 

I viaggi hanno cadenza circa mensile, con l’eccezione dei mesi estivi (luglio/agosto) in cui vengono sospesi a causa delle alte temperature.

 

Una volta conclusa l’adozione, se vi fa piacere, ci terremmo a rimanere in contatto,

per essere aggiornati sulla nuova vita del nostro (anzi vostro) nasone o friend e

per continuare ad essere anche per voi un punto di riferimento per qualsiasi necessità.

Per ogni viaggio mensile dalla Spagna viene creata una chat di gruppo su Whatsapp che

rimane “aperta” anche dopo l’adozione. Anche a distanza di mesi e di anni

gli adottanti condividono foto, esperienze ed eventuali dubbi.

I viaggi mensili 
dalla Spagna

Circa ogni mese, viene organizzato, l’arrivo in Italia dei “nasoni” e dei “friends”,

adottati oppure ancora in attesa di trovare i loro umani per sempre

Se ancora in adozione, quando non troviamo stalli in famiglia

presso nostri adottanti precedenti o altre persone fidate,

vengono ospitati da Cristina e Fulvio a Vicenza presso "La Casa degli Elfi".

 

La giornata inizia la mattina con il ritrovo con gli adottanti presso il punto prescelto

e grande emozione si respira nell’aria quando all'orizzonte appare il “mitico” furgone bianco.

Ad ogni viaggio si chiude il cerchio del passato per queste creature ed inizia una nuova vita.

Si aprono i portelloni e, uno alla volta, vengono fatti scendere i nasoni ed i friends a bordo.

Dopo essere stati muniti di pettorina speciale antifuga e di un collare particolare, 

a semi-strozzo, chiamato “martingale”, adatto alla loro conduzione al guinzaglio in sicurezza,

vengono consegnati alle rispettive famiglie adottive.

Ogni arrivo mensile è un momento magico,

fatto di mille emozioni, di aspettative riconosciute e di attese finite!

 

Balzano subito all’occhio la mitezza e la remissività di questi cani.

Non abbaiano e si cercano tra loro, come se lo stare insieme

possa far passare la paura e la momentanea mancanza di certezze. 

 

Il lavoro dell’associazione “Nasoni and Friends ODV” non finisce però quando riparte il furgone. 

Nei giorni seguenti, seguiamo con cura l’arrivo a casa, l'inserimento con altri amici pelosi già presenti in famiglia e cerchiamo di fornire consigli e supporto per tutti quei problemi

(piccoli o grandi), che possono sorgere nei giorni successivi all’arrivo,

per assicurarci che umani e quadrupedi possano veramente vivere il loro lieto fine insieme.

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